Locomotiva Elettrica Gruppo E.636 Unità 243

Locomotiva Elettrica Gruppo E.636 Unità 243
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Scheda Tecnica

Anno di Costruzione 19–
Rodiggio Bo’Bo’Bo’
Potenza Oraria 6 x 350 kW
Potenza Continua 1890 kW
Rapporto di Trasmissione 21/65
Velocità Massima 110 Km/h
Lunghezza Totale 18250 mm
Passo Totale 13550 mm
Diametro Ruote 1250 mm
Massa in Servizio 101 t

La Storia del Gruppo

Le locomotive elettriche E.636 sono state costruite in 469 unità fra il 1940 e il 1960 e costituiscono uno dei più numerosi gruppi del parco FS. Con il gruppo E.636 venne introdotta una novità: la cassa non era più rigida, ma divisa in due semicasse. Questo schema è stato mantenuto poi anche per le locomotive E.645, E.646 ed E.656
Il gruppo E.636 è stato impiegato in ogni parte d’Italia (ad eccezione della Sardegna), alla trazione di ogni tipo di convoglio, dal merci raccoglitore al Rapido. Alcune unità destinate essenzialmente al traino dei treni passeggeri erano atte a circolare a 120 km/h. Con l’immissione in servizio di locomotive più moderne, l’impiego delle E.636 è andato via via riducendosi, e numerose unità sono già state accantonate e demolite. All’inizio del 2000 però, diverse E.636 sono state sottoposte a un revamping, consistente in modifiche alla fanaleria, montaggio dell’impianto di aria condizionata e altre migliorie atte a renderle più confortevoli. Il servizio di questo glorioso gruppo di locomotive si è concluso nei primi mesi del 2006, con il ritiro dal servizio delle ultime unità assegnate in Sicilia e di quelle che erano state noleggiate a un operatore privato.
La E.636.164, assegnata alla Divisione Trasporto Regionale, ha concluso il servizio nel Marzo 2004 presso il Deposito Locomotive di Palermo, dove è stata accantonata in attesa di demolizione. Salvata in extremis nell’Ottobre 2004 e inserita nel parco storico di Trenitalia, è stata inviata a Bari con altre due unità da demolire. Lì è stata recuperata ad opera della E.626.443, e portata al Deposito Locomotive di Milano Smistamento, suo nuovo impianto di assegnazione, per le operazioni di riordino.
La E.636.117 ha terminato il servizio il 19 Ottobre 2005 presso il Deposito di Messina ed è stata accantonata a Milazzo. Meno di un mese dopo è stata inviata in composizione a un merci a Milano Smistamento e di qui, questa volta con i propri mezzi, a Tirano, sua nuova dimora. Ricordiamo che questa locomotiva è l’unica a vestire la livrea grigio nebbia/blu orientale, applicata a Roma nel 2002 ad opera di alcuni soci del Gruppo Romano Amici della Ferrovia. Solo un’altra locomotiva, la E.636.080, ormai demolita, ha avuto (fra il 1988 e il 1999) questi colori adottati sperimentalmente dall’Officina Grandi Riparazioni di Verona. La E.636.284 ha una storia particolare: infatti nel 1990, dopo un incidente, fu ricostruita presso le OGR di Verona con nuove cabine di guida, simili a quelle delle E.656. A questa locomotiva, rimasta esemplare unico, fu dato, probabilmente da qualche operaio delle Officine di Verona, il nome di “Camilla”, nome che dal 2003 è riportato anche sulle fiancate. Ha terminato il servizio anch’essa all’inizio del 2006 ed è stata provvisoriamente accantonata a Milano Smistamento. Dal mese di Giugno 2006 è entrata giustamente a far parte del parco storico Trenitalia.

La E.636.243

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