Locomotiva a Vapore Gr 880 Unità 051

Locomotiva a Vapore Gr 880 Unità 051
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Scheda Tecnica

Anno di Costruzione 1922
Rodiggio 1-3-0
Numero Cilindri 2 Esterni
Distribuzione (esterna) WALSCHAERTS
Peso in Servizio 51,7 t
Pressione Massima Caldaia 12 Kg cm2
Potenza (a 60 Km/h) 500 CV
Sforzo di Trazione Massimo 14700 Kg
Velocità Massima 75 Km/h
Diametro Ruote Motrici 1510 mm
Lunghezza tra i Respingenti 9172 mm
Freno ad Aria Compressa Automatico e Moderabile
Capacità d’Acqua 5500 litri
Capacità di Carbone 1,7 t

La Storia del Gruppo

Le locomotive del gruppo 880 derivano dalle 875, di cui sono la versione a vapore surriscaldato. Furono costruite in 60 esemplari fra il 1916 e il 1922 e numerate da 880.001 a 880.060.
Fra il 1931 e il 1933 28 locomotive del gruppo 875 (a vapore saturo), furono trasformate in locomotive a vapore surriscaldato e mutarono la classificazione in 880, con il numero di servizio aumentato di 100. Ad esempio la 875.057 divenne 880.157 e così via. Queste locomotive furono costruite per il servizio su linee pianeggianti con treni
passeggeri e merci di modesta composizione. Per la loro versatilità furono apprezzate anche da diverse ferrovie in concessione, che ne noleggiarono diverse unità. Fra queste società spiccano le Ferrovie del Sud-Est, che ne noleggiarono ben 13. Una unità (la 004) fu noleggiata anche alla Ferrovia Alta Valtellina negli anni ’60. Durante la loro carriera prestarono servizio un poí in tutta Italia, con esclusione della Sicilia e della Sardegna. Fra i Depositi che le ebbero in dotazione in maggior numero sono da ricordare Cremona, Novara e Cuneo, dove le 880 prestavano servizio sulle linee secondarie facenti capo a queste località. Negli ultimi anni di servizio le 880 furono impiegate anche per la manovra. Líultimo impiego di linea per le 880 fu, nel 1978, il servizio merci sulla Cuneo-Airasca, a causa delle cattive condizioni del binario che non consentiva il passaggio di locomotive Diesel più pesanti. Successivamente ci fu ancora qualche sporadico impiego per le 880 come locomotive da manovra fino alla metà degli anni ’80, oltre naturalmente ai treni speciali per appassionati. Attualmente sopravvivono ancora 18 locomotive di questo gruppo, in gran parte conservate in musei o come monumento.Un esemplare, precisamente la 880.157, ha prestato servizio fino alla fine del 2000 su una ferrovia turistica francese.

La 880.051

A tutt’oggi è l’unica locomotiva di questo gruppo funzionante in Italia. La 880.051 è stata recuperata nel Gennaio 1999 a Udine, dov’era tenuta accantonata di scorta e inattiva da diversi anni (salvo una uscita nel 1997). Le sue condizioni erano complessivamente buone, cosicché la locomotiva ha potuto affrontare il lungo viaggio da Udine a Tirano con i propri mezzi. A Tirano è stata subito sottoposta ad una riverniciatura e nel 1999 è stata intensamente utilizzata, specialmente in testa ai treni turistici organizzati dalla Ferrovia del Basso Sebino, sulla linea Palazzolo-Paratico. Dopo una pausa di un anno, la locomotiva ha subito nei primi mesi del 2001 una Riparazione Speciale, con rifacimento integrale del fascio tubiero, effettuata a Tirano dai Soci del Gruppo, con l’aiuto di personale specializzato delle FS di Firenze e Bologna. La 880.051 ha ripreso servizio nel mese di Aprile 2001, assegnata ufficialmente al Deposito di Lecco. Nel 2008, presso la Metalmeccanica Milanesio di Moretta, la locomotiva ha subìto una Riparazione Speciale, durante la quale è stata sostituita la caldaia, utilizzando quella della 880.046. Nel 2012 è entrata a far parte del parco mezzi di Fondazione e tutt’ora può essere utilizzata per treni storici e si trova ricoverata nel deposito locomotive di Tirano
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