Locomotiva a Vapore Gr 851 Unità 057

Locomotiva a Vapore Gr 851 Unità 057
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Scheda Tecnica

Anno di Costruzione 1907
Radiazione 1971
Rodiggio 0-3-0
Numero Cilindri 2 Esterni
Distribuzione (esterna) WALSCHAERTS
Peso in Servizio 44 t
Potenza (a 60 Km/h) 400 CV
Sforzo di Trazione Massimo 6950 Kg
Velocità Massima 60 Km/h
Diametro Ruote 1510 mm
Lunghezza tra i Respingenti 9000 mm
Capacità d’Acqua 5,7 mc
Capacità di Carbone 1200 Kg
VAPORE SATURO E SEMPLICE ESPANSIONE
FRENO AD ARIA COMPRESSA AUTOMATICO E MODERABILE

La Storia del Gruppo

Le locomotive del gruppo 851 furono costruite a partire dal 1898 sulla base di un progetto della Rete Adriatica. Esse vennero classificate come Gruppo 270 RA e impiegate come rinforzo dei treni che percorrevano impegnative linee del centro italia, come la Terni-Ancona, Pescara-Avezzano e Terni-L’Aquila. Sotto la Rete Adriatica ne vennero costruite 24 unità. Successivamente, a partire dal 1905, cioé quando le tre grandi compagnie di allor (RA, RM, RS) si unificarono e diventarono FS, ne vennero costruite altre 183 unità, che con le precedenti 24 portarono a 207 macchine l’effettivo di questa serie e andarono a formare il Gruppo 851. La costruzione di queste locomotive terminò nel 1911. Terminarono il servizio presso le FS, usate come locomotive da manovra negli scali, o al traino di treni locali leggeri, come ad esempio sulla Rovigo-Chioggia.
Le ultime unità sono state ritirate dal servizio nel 1971 presso i depositi di Bologna C. e Bologna San Donato. 13 locomotive sono sfuggite alla demolizione e si trovano esposte come monumento in parchi e giardini di tutta Italia. La 851.110 é esposta al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (NA)

La 851.057

La 851.057, costruita dalla O.M. di Milano nel 1907 fa parte di un gruppetto di “fortunate”: deve infatti la sua sopravvivenza al fatto che per circa 20 anni é rimasta esposta come monumento in un parco nel comune di Osnago (LC), in compagnia della vettura a tre assi BDIy 67061. Nel 1996 la locomotiva e la vettura (anch’essa esemplare rarissimo) sono state recuperate dall’Associazione “ALe 883”. Purtroppo, a causa della lunga permanenza all’aperto e alla totale mancanza di manutenzione i due rotabili erano in pessime condizioni e mancanti di numerosi pezzi. Per la 851 si era provveduto ad una riverniciatura provvisoria in attesa di intraprendere un più approfondito restauro poi abbandonato, mentre la vettura è per il momento accantonata in attesa anche lei di un miglior futuro.
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